17 giugno 2023 – “incastri concomitanti” : torna Gianni Martino a 20 anni dal suo ultimo successo da giostratore biancoverde; nella concomitanza all’abbandono della terza “cuffia santandreina” già subita nel 21° secolo, dopo quelle del 2003 e l’altra, pur breve 2006. Questo 38° trofeo del 2023 è titolato a Luca Signorelli da Cortona.
23 giugno Data storica in San Giusto.
Dopo 86 anni, si avvera il sogno anni ’30 di Enzo Piccoletti, allora “cittino”: “dagli anni bui… a Colcitrone”
Sei distinti giostratori, quelli coinvolti per aver riportato il successo, nei tre lustri di capitanato – peraltro scarni di affermazioni – rivestito da Enzo Piccoletti (1925 – 1996) e suddivisi in appena quattro vittorie, ottenute dal celebre “alfiere” santandreino, fra il 1963 e il 1975. Due delle quali, negli anni ‘60, conseguite in modo rocambolesco (1963 e 1968). Sono Marino Gallorini ed Assuero Favi, appunto, vincitori nel 1963; Franco Ricci e Tripoli Torrini nel 1968, ancora, Vittorio Zama nel 1970 – infine – Vincenzo Verita’ nel 1975 (dopo un’astinenza biancoverde, lunga cinque anni). Rispettivamente un aretino (Gallorini) mentre, l’altro, originario della provincia di Siena (Favi). Un altro ancora, proveniente dalla verde Umbria, il mitico Torrini (“Tripolino”, scomparso centenario) e ben tre – nell’ordine – tutti originari della Romagna (Ricci, Zama e Verita’). Altresi’, unico, il nominativo del rettore biancoverde, che annovera tutte le affermazioni sovra citate, che risponde al nome di Giacinto Marcantoni-Sarrini. L’indimenticato rettore biancoverde – tra gli altri – annovera in tutto, grazie alla piu’ che storica vittoria del 1957, la prima nel dopo guerra e in tema per il 7* Centenario della “basilica titolare” di Sant’Agostino (1257) ben cinque affermazioni nel ruolo. Giunto anch’egli – proprio nel 1975 – all’ultimo successo della sua lunga carriera giostresca e, come del resto, lo fu per Piccoletti stesso. Altri tempi quelli di Enzo, di Marcantoni-Sarrini e dei giostratori di allora. Anni lontani, irripetibili, quanto ormai memorabili, gia’ passati alla storia (G./nt., Arezzo). http://www.visitarezzo.com – http://www.umbriatourism.it www.cittadarte.emilia-romagna.it – http://www.terresiena.it.
3 settembre 2017 Torna il successo.
Il 36° della storia biancoverde e 11° del secolo attuale; dedicato tanto alla architettura di Dante Viviani (1861 – 1917) quanto alla Cattedrale Aretina di San Donato; nel 740° dall’ inizio della sua edificazione. I giostratori Stefano Cherici ed Enrico Vedovini, con ben 2 centri, trionferanno per la decima occasione in coppia, cogliendo i 10 punti per la terza volta, a distanza di 9 anni dopo il 2008 e il 2011. ( Capitano, Mauro Dionigi detto “Dingio”; Rettore, Maurizio Carboni ).
6 settembre 2015 – XXXV Successo; la saga del centro (130° torneamento giostresco, si fa arte del cinque).
Capitano, Marco Fardelli (detto Globo), Rettore Maurizio Carboni.
QUANDO ALLOR, BALLAVAMO IL “BUMP”; OMAGGIO A “MAMI” (1961-1995)
Giostra 1 settembre 2013 – Lancia d’oro dedicata al maestro G. Verdi
2008 e 2009; XXX e XXXI successo della Nostra storia
21 GIUGNO / 2003 – 26° TROFEO, TITOLATO AL RICORDO DI “BARTOLOMEO DELLA GATTA” – PRIMO SUCCESSO BIANCOVERDE DEL NUOVO MILLENNIO. Dopo anni e pur molti successi (nonche’, il “primato del Novecento”) annoverati in coppia con Maurizio Sepiacci – Martino Gianni – passera’ metaforicamente, il proprio testimone a Enrico Vedovini ed assieme, nel 2003, omaggeranno i tanti bambini Santandreini del territorio, la diocesi aretina e non solo; grazie al conseguimento del Trofeo – dedicato a “Fra’ Meo della Gatta” (1448 ? – 1502 / 3) realizzato sul progetto di Sabina Bruni. “Bartolomeo della Gatta”, fu divin fautore d’Arte sacra in terra d’Arezzo e miniatore religioso – vissuto nel XV secolo – fortemente legato all’Ordine dei Camaldolesi di San Romualdo – https://www.camaldoli.it (pf.ssa A.M. Maetzke; don R. Bertini, dr. A. Andanti, Q.d.S.A. – art./AR.)
Cappotto 1994 ; XXI e XXII Successo Biancoverde, nella storia della Compagine
(1994) 2° Cappotto nella Storia di Sant’Andrea (21° e 22° successo) e che risulta essere, l’ultimo Cappotto giostresco, conseguito in Piazza Grande nel corso del XX Secolo.
DATE CANONICHE, TROFEI BIANCOVERDE, FATTI, LUOGHI E PROTETTORI IN TEMA DI TERRITORIO – Mauro, Faliero, Maurizio e Martino, per Benedizione di Agostino da Tagaste (354 – 430 d.C.). Ironia della sorte unico Trofeo – il 21° – annoverato nel Novecento proprio nella concomitanza del 2° Cappotto Biancoverde (1994) ed e’ stato il solo nel XX sec. pervenuto dal 1932 in Sant’Andrea, nella data del 28 agosto, nella quale la Chiesa celebra Sant’Agostino; a differenza del 27° e 32° successo conseguiti dalla Compagine, pervenuti nel secolo attuale, nella data del 19 giugno – entrambi in notturna – rispettivamente a ben 10 e 16 anni di distanza dal 1994. Per i due Trofei santandreini annoverati nel 2004 e 2010; nella fattispecie – 107a e 119a – edizioni contemporanee. Alcuna manifestazione giostresca in piazza Grande, fu corsa pressoche’ – il 19 giugno – nell’arco del XX sec. Al tempo stesso e’ stata proprio la Compagine di Piazza San Giusto, ad aver riportato un’affermazione per la prima volta in assoluto in questa ricorrenza – il 19 giugno 2004 – grazie alla Coppia di giostratori, composta da Stefano Cherici (detto “bricceca”, che debutto’ colpendo il centro) ed Enrico Vedovini (detto ”ucillino”) e che grazie ai loro 10 attuali successi, assieme, fra il 2004 e il 2017, e’ la piu’ prolifica nella storia della Compagine. Tra le altre poi, la chiesa, titola principalmente tale data canonica a San Romualdo (951 c.ca d.C. – 1027 c.ca). Il monaco religioso fondatore dell’Ordine Camaldolese ( http://www.camaldoli.it ). Secondo Mons. A. Tafi (1921 – 2000) comunque e per altri storici della Diocesi aretina del passato, quali su tutti Mons. Angelo L. Grazzini – quest’ultimo, arciprete – gia’ rettore del Seminario Vescovile nel 1783 – infatti – tramite una testimonianza rinvenuta dal testo, tratto su un’antica lapide, porrebbe gia’ essere secoli orsono la data – del 19 giugno – quale giorno effettivo in tema per la morte, di Andrea Guasconi (o “Guasoni”) assieme ad un numero cospicuo di familiari. Egli fu martirizzato nel corso del IV sec., con ogni probabilità all’interno dell’antica cittadella aretina (alta) durante un’azione anticristiana sotto il regno (breve) dell’imperatore romano Giuliano definito come “ l’Apostata “ (331 – 363 d.C.) appartenuto alla progenie Costantiniana. Gia’ avverso al cristianesimo, quest’ultimo, cadde poi ucciso durante una campagna militare romana nell’antica Mesopotamia – a Ctesifonte – ubicata non distante da Baghdad, circa un mese dopo aver vinto la battaglia, avvenuta in loco. Riguardo Andrea Guasconi protettore e martire, i cui resti riposano presso la navata sinistra (in alto) all’interno della cattedrale di San Donato, che titola in modo diretto il suo nome, al territorio della Compagine e’ – invece – doveroso citare che la ricorrenza canonica legata al culto del santo aretino e’ – ancora oggi – celebrata dal Quartiere Biancoverde in estate, il giorno 18 agosto. Festivita’, peraltro gia’ consacrata a Sant’Elena. In ogni caso date remote e varie ricorrenze titolate ad altrettanti personaggi o a vari fatti locali particolari avvenuti, furono andate perdute – successivamente – nel corso della notte dei tempi e nei secoli a venire. Nonostante ciò, le celebrazioni religiose titolate al protettore del territorio cittadino che volge ad oriente in direzione di Ancona ( http://www.conero.it , http://www.turismo.marche.it , http://www.rivieradelconero.info ) restano prefissate in tardo autunno al tradizionale 30 novembre, ricorrenza del martirio dedicata al culto di Andrea Apostolo, nativo galileo del villaggio di Betsaida (6 c.ca a.C. – 60/64 d.C.) – i cui resti – riposano dal 1208 grazie ad uno stratagemma e per volonta’ del Cardinal Pietro Capuano ( ? – 1214 + ) nella cattedrale di Amalfi non lontano da Salerno ( http://www.museodiocesanoamalfi.it ) in Campania. Riti eucaristici che – in Arezzo – sono officiati sin dal XX sec. e comunque ancor prima in tal giorno, presso la chiesa titolare di Sant’Agostino, iniziata nel 1257 (ultimo interno, attuale, in stile barocco/rococo’). Riti celebrativi che avvengono quasi sempre alla presenza delle Dame e di alcuni “monturati”, di norma alle h. 18 per l’ora del vespro. Andrea da Betsaida, localita’ ubicata – lungo la Galilea di Gesu’ – a nord del lago di Genesaret, sobborgo di pescatori sorto nei pressi di Cafarnao ( http://www.trekkingbiblico.com , http://www.fratesole.com ) fu pescatore egli stesso assieme al fratello Pietro, subendo il martirio sulla croce decussata a Patrasso; nota localita’ dell’Acaia, nell’ Ellade – intorno al 60 c.ca d.C. – per ordine del terribile proconsole romano Egeate. In Europa, Andrea, e’ considerato quale protettore appunto, della Grecia, ancora, della Scozia (pur immortalato, nella bandiera nazionale del Paese ; http://www.scoziaturismo.it , http://www.visitscotland.com ) nonche’, venerato dalla Chiesa ortodossa e da altri Stati noti dell’est europei. Fra le molte localita’ italiane che considerano – Andrea – loro protettore e in Toscana, vi e’ Pienza (Siena) nei pressi della Val d ‘Orcia – http://www.parcodellavaldorcia.com , http://www.pienza.org – che tra le altre, fu luogo natale di Papa Pio II Piccolomini (1405 – 1464 +). Egli fu il 210° Pontefice nella storia della Chiesa e ove sino al XVII sec., furono custodite alcune reliquie appartenute proprio a Sant’Andrea Apostolo, che prima di subire il martirio in Acaia, fu pure nominato Vescovo della stessa Patrasso – http://www.grecia.info . Tali reliquie (specifiche) del Santo, furono poi inviate piu’ tardi da Pienza, nel corso della prima meta’ del ‘600 in Vaticano – per essere ancor traslate – dopo secoli (nuovamente) a Patrasso in modo definitivo, nel 1964, per volonta’ di Papa Paolo VI Montini (1897 -1978 +). Giovan B. Maria Montini, Pont. Max. che fu il 262° Vescovo di Roma. Per tale motivo religioso, la Lancia d’Oro conseguita da Sant’Andrea nel 1963; tra l’altro pervenuta quasi per caso, nonche’, in modo fortemente rocambolesco, la quinta dell’Albo d’Oro (e non a caso la meglio conservata, tra le piu’ vecchie) e’ considerata a livello affettivo, proprio come – “ fosse stata un Saluto diretto ” – da parte del Santo stesso al nostro Quartiere; titolato appunto a Suo nome (G. Sarrini, S. Crestini, Q.d.S.A. ; A. Benci, G. Centrodi, A. Andanti, A. Pincelli, M. Tocchi, F. Salvestrini, I. Bagnoli, F. Landi, A. Valenti e G. Zacchei , SABAP/Beniculturali-Italia ; Don R. Bertini + , Don M. Randellini + , Don S. Carapelli , Mons. A. Tafi + , Arciv. Mons. G.T. Cioli + , Arciv. Mons. G. D’Ascenzi + , Don A. Barbagli + , S.E. Cardinal G. Bassetti , Don O. Zambello + , Mons. A. Bardelli , Mons. U. Paoli + , Mons. P. Bernini + , Mons. O. Borgogni + , Don F. Bernardini , Don P. Buresti + , P.re R. A. Caprara + , Don P. Ginestroni + , D.si Arezzo, Cortona, Sansepolcro e CEI, Roma ; pf.ore C. Santori, A. Cirenei – Bll.no B.ta AR. Am. d. M.ti /1906 ; dr. Plg. Bucelli, Firenze ; pf.ssa N. De Matthaeis – Reliq. ; Arciv. S.E. Mons. Rev. O. Soricelli , D.si Amalfi e Cava T.ni)
19′ SUCCESSO SETTEMBRE 1992 dedicato a Piero della Francesca ( e alla Scoperta dell’America)
1° Settembre 1991 – Il Sorpasso a Porta del Foro (dopo 58 anni)
2 Settembre 1990 – XVII successo di Porta S. Andrea.
“Veleno in coda”, per un’ultima volta. Lancia d’Oro dedicata ad “Arezzo in Epoca Romana”, ottenuta nella rievocazione (classica) del 2 – settembre, in occasione della 79a edizione. Una manifestazione che, in Piazza Grande, l’Istituzione Giostra intitolera’ alla memoria del Presidente della Repubblica Sandro Pertini (1896 – 1990) scomparso proprio in tale anno, a Roma, nella data del 24 febbraio. Questo bel Trofeo (realizzato per intero da Francesco Conti) conseguito dalla coppia di giostratori composta da Franco Ricci (1942 – 1998) e da Martino Gianni, sara’ l’ultimo annoverato dallo stesso Ricci ad Arezzo dopo il penultimo, da lui pure ottenuto, solo l’anno precedente. Una vittoria molto importante, la 17a della rastrelliera, che ha per caratteristica, quella di essere segnalata come la 3a doppietta (solare) consecutiva, nella storia dei Biancoverde. Dopo le prime due, gia’ storiche, ottenute rispettivamente nel 1976 e 1984. Ma la circostanza casuale, quanto incredibile, e’ senza dubbio quella, che, in tutte e tre le occasioni, il successo sia pervenuto dopo vari spareggi, disputati (unicamente) contro i Rossoverde di Porta Crucifera. La Rivale confinante, ubicata, in alta via Fontanella. 9* successo, pervenuto nel 1976; ancora, 12* e 13* successo, annoverati – entrambi – nel 1984, ma che non costituiscono un Cappotto, con l’Asta della Repubblica, intitolata a Sandro Pertini (nella “straordinaria” del 29 settembre); ed ancora la 17a affermazione in ordine di tempo ottenuta, appunto, nel 1990. In ogni caso, per le curiose statistiche giostresche, dopo il successo ‘Santandreino’ del 2 settembre 1990, nell’Albo d’Oro ufficiale della rievocazione aretina, sia Porta del Foro che Porta S. Andrea, annovereranno 17 vittorie a testa. Sara’ infatti – questa – l’ultima volta nel ‘900, che le due Rivali si contenderanno – ex aequo – le posizioni di coda. Rettore Giuseppe Municchi, Capitano Sergio Nasi (Piccoletti Enzo, P.S.A. – AR./1990)
3 settembre 1989 Sant’Andrea vince la settantasettesima giostra del Saracino
sedicesimo successo riportato nella Giostra di settembre, dedicata al drammaturgo aretino, Tommaso Sgricci (1789-1836) nel 2* Centenario della nascita. Sara’ questa la prima Lancia d’Oro, delle 7 ottenute in 6 anni consecutivi (per merito di F. Ricci, M. Gianni e M. Sepiacci) che porteranno, la nostra Compagine, a stabilire il primato assoluto delle annate solari, per le Giostre di settembre – vinte di fila – nel ‘900 (fra il 1989 e il 1994). Due decenni – l’80 e il ’90 – conclusi in bellezza. Con la sestina (appunto descritta) ed ancora, una nuova terzina solare di Trofei (dopo quella del 1991). Quest’ultima, annoverata proprio a fine Millennio (1997-1999).
CAPPOTTO del 1987 el “Doblete Emplumado” (dopo 55 anni)
29 SETTEMBRE 1984 13° SUCCESSO (STORICO) DI SANT’ANDREA : L’ASTA DELLA REPUBBLICA, DEDICATA A SANDRO PERTINI
“L’Estasi (bianco-verde) dell’Oro”. 13° successo (storico) di Sant’Andrea : l’Asta della Repubblica, dedicata a Sandro Pertini. Unica affermazione della Compagine, ottenuta in occasione di una Edizione giostresca straordinaria, fra le 25 conseguite nel ‘900. Decimo Trofeo verde argento in assoluto, annoverato (in ordine di tempo) con i costumi disegnati da Nino Novarese negli anni ’50. Nel XX secolo, in San Giusto, mai vittoria fu più cara. Per Martino Gianni, sara’ il 2° successo in carriera mentre, per Vincenzo Verita’, il 6° (definitivo) ottenuto ad Arezzo, in occasione della sua ultima Giostra. In definitiva poi, si desidera ricordare – che sono ben quindici – i successi Santandreini complessivi, riportati in Piazza Grande con le eccellenti monture “partorite” da V. Nino Novarese (1907 – 1983) noto scenografo e costumista, nato a Roma. I suoi costumi giostreschi impiegati sin dagli anni ’50, grazie al sostegno fondamentale sia del Comune, che delle maestranze aretini di allora, furono in uso sino al 1991. Affermazioni bianco-verde annoverate a partire da quella storica del 1957 e pervenute piu’ tardi a distanza di lustri che – tuttora – fanno gia’ parte del XX secolo. (Capitano, Carlo Fardelli – Rettore, Giuseppe Municchi – Sindaco di Arezzo, Aldo Ducci).
Giostra del Saracino 65a edizione, per la notturna del 7 Luglio – 1984 e prima vittoria di Martino Gianni nel ruolo di giostratore. Successo ottenuto in coppia con Vincenzo Verità, dopo lo spareggio contro Porta Crucifera e sotto gli occhi del “santandreino” Gianni Boncompagni (1932 – 2017) allor, “ Ospite d’onore “ in Tribuna ad Arezzo. Sant’ Andrea, perverrà di nuovo alla vittoria in una notturna, dopo 6 anni (dal 1978). Per la Compagine, sarà la 12a Affermazione della propria Storia e in occasione del 40° Anniversario della Liberazione di Arezzo. Un evento che resta l’unico, giostresco, corso a Luglio nel ‘900. Progetto artistico dell’Asta a cura di Francesco Conti in collaborazione con il maestro Venturino Venturi – https://www.museoventurinoventuri.it – (Rettore, Giuseppe Municchi ; Capitano, Carlo Fardelli)
4 SETTEMBRE 1983 – PRIMA VITTORIA ANNI ’80 (XI) OTTENUTA GRAZIE ALLA COPPIA TUTTA “FAENTINA” COMPOSTA DA VINCENZO VERITA’ E MASSIMO MONTEFIORI.
Dedicata alla memoria del primo magistrato dottor Mario Cantucci e a tutti i capitani dei quartieri nella storia della Giostra. Quella della vittoria con 6 punti, nelle due carriere ordinarie, regolamentari (considerato un punteggio, estremamente basso) e’ davvero una rarissima circostanza che – in Sant’Andrea, nel passato – e’ tornata a verificarsi a distanza di 44 anni, 46 edizioni ed altrettanti 7 successi – prima del 1983 – ottenuti dalla medesima Compagine. Prima del 1983, infatti, la vittoria dei Biancoverde (con i 6 punti) era pervenuta – anteguerra – solo l’ 11 giugno – 1939. I successi con punteggi molto bassi (ad oggi in verita’, ancor piu’ rari di un tempo) ottenuti dalle Compagini in Piazza Grande, sono considerati da alcuni Quartieristi aretini, come affermazioni conseguite nel corso di Giostre, definite “degli zeri”. Come memoria d’uomo possa ricordare, quella classica per antonomasia avvenne – nel 2° dopoguerra – in occasione dei primi anni ’50. L’undecimo successo, pervenuto rocambolescamente in San Giusto – nel 1983 – e’ considerato tra i (rari) tali. Quali ad esempio, citando altre varie circostanze – fra gli ’80 e i ‘90 – altrettante Compagini vincitrici, con punteggi bassi, il 1981, il 1984 per la “Giostra dedicata alla pace”, nonche’ – il 1990 – (26 agosto). Lancia d’Oro dedicata al medaglista aretino Leone Leoni.
(Capitano: Carlo Fardelli – Rettore: Giuseppe Municchi).
Il successo del 4 settembre 1983, sara’ peraltro il 2° ottenuto nel ruolo di Capitano, da Carlo Fardelli – nonche’ – l’unico dei quattro conseguiti (in carriera) annoverato in occasione di una edizione della Giostra (classica) corsa nella prima domenica di settembre. Le altre tre affermazioni, saranno pure annoverate da Capitan Fardelli in occasione di due edizioni giostresche disputatesi – rispettivamente – in giugno nel 1978, nonche’ a luglio, nel 1984 (corse entrambe, in notturna). Mentre l’ultima e, quarta, affermazione della sua vita, che risulta essere la piu’ significativa nel suo personale palmares, sara’ la nota edizione straordinaria (del 29 settembre 1984) dedicata al Presidente Sandro Pertini (“L’Asta della Repubblica”). Anche il mitico Enzo Piccoletti (classe 1925) scomparso nel 1996 – annovera 4 successi Santandreini – tutti ottenuti, fra i primi anni ’60 e la meta’ dei ‘70. E’ poi storia che fra gli ’80 e meta’ anni ’90 – siano stati ben tre – i Capitani della Compagine, ad aver riportato 2 successi in una sola annata solare, con altrettanti Cappotti a seguire (comunque difficili). Nell’ordine, rispettivamente, furono Carlo Fardelli (1984) appunto – ancora – Sergio Nasi (1987) infine Mauro Dionigi (1994). Ma diversamente sia da Nasi e da Dionigi, che riuscirono ad annoverare i “loro” Cappotti – Fardelli – pur essendo stato il primo Capitano Biancoverde a vincere due volte, in un solo anno, non riusci’ mai nell’impresa, conseguita tempo dopo dai suoi due successori. Per quanto concerne il rettore Giuseppe Municchi invece – il successo del 1983 – sara’ il 3° in ordine cronologico (nel ruolo) dei suoi 9 totali, in assoluto. Tutti conseguiti nel periodo di tempo, compreso fra la 2a meta’ anni ’70 ed inizio ‘90. Municchi – in Biancoverde – annovera nel ruolo un successo in meno, rispetto al collega Faliero Papini, che ne ha 10. Fra i Trofei piu’ importanti conseguiti in carriera da Papini, riportati in San Giusto – dal 1991 in avanti – spiccano i due annoverati rispettivamente, nel 1992 a settembre e, nel 2007 in notturna, a giugno. Due perle, dedicate entrambe al grande Piero da Sansepolcro – (G./num., Q.d.S.A. – fi.f.)