(TRA VALDICHIANA E CASENTINO) – MONTE SAN SAVINO. CONFERENZA IN SANT’AGOSTINO E PRESSO LA CHIESA MINORE DI SAN GIOVANNI; DUE CHIESE TITOLARI NEL TERRITORIO LOCALE. SIMPOSIO IN TEMA “VASARIANO, PORTESCO, NONCHE’, SANSOVINIANO” ASSIEME E NON SOLO, TENUTOSI A CURA DI MATHIAS VITIELLO. MENTRE ANNA FIENGA HA – DI NUOVO – CONFERITO SUL SANTUARIO CASENTINESE DEL SASSO, GIA’ ILLUSTRATO A BIBBIENA (SUL POSTO) A FINE NOVEMBRE S.SO. INFINE UNA TERZA CONFERENZA SEMPRE TENUTA DALLA FIENGA, ASSIEME A MICHEL SCIPIONI STESSO, SAREBBE IN PROGRAMMA GIA’ IL MESE VENTURO. (UN EVENTO CHE SARA’ RIPETUTO ANCOR, AL SASSO, IN CASENTINO L’ 11 MAGGIO PROX.) – L’incontro concordato da UNIEL locale, pur indicato dai prof. Claudio Santori da Arezzo e pur da Luana Paci e in collabor. con la Sezione aretina distaccata “E. Ficai”, si era tenuto al mattino lunedi’ 8 aprile s.so dalle h. 11,00 alle 13,00 e al quale, hanno preso parte una ventina di persone. Sulle argomentazioni in tema per due Chiese locali savinesi, ha conferito – il dr. M. Vitiello – (neo e fresco archivista, appassionato d’Arte) che ha ri-percorso in principal modo, la storia (le ristrutturazioni) con le vicissitudini della chiesa principale di Sant’Agostino e in secondo luogo quella di San Giovanni (in origine era, la Chiesa dei “Neri” o, di Sant’Antonio). Le due antiche strutture, sono ubicate attigue l’una accanto all’altra in piazza di Monte (posta in fondo a Corso Sangallo, in dir. sud). Sant’Agostino e’ antica struttura conclusa nel 1356 e con un proprio portale d’ingresso di tipo gotico-umbro e per le colonnette laterali a torciglione. Gli affreschi ai bordi poi, all’ingresso in fondo a destra dell’entrata, riguardanti (il primo) i temi dell’ ”adorazione dei Magi” con annessa “la sacra presentazione al Tempio”; sono affreschi di fine ‘300 della scuola di Spinello Aretino del 1408 (e per la collab. di Agnolo di Balduccio che furono commissionati dai Guidalotti di Perugia) e riscoperti in loco, solo nel 1930. Mentre l’altro affresco, entrando a sinistra, e’ un’opera che rappresenta la “Crocefissione” ed e’ anch’essa stata realizzata ad inizio ‘400. Proseguendo laterali, ubicato ad inizio navata a destra – invece – vi e’ un altro affresco d’inizio ‘400; suddiviso in episodi e pur sempre della scuola di Spinello Aretino (1350 c.ca – 1410) ma, ad altra tematica… sulla “Storia della vita di San Lorenzo” (225 – 258 d.C.) martirizzato a Roma il 10 agosto, tramite editto (persecutorio) nei confronti del Clero, emesso per ordine dell’ Imperatore romano P.L. Valeriano (200 c.ca – post 260 d.C.) https://www.romasegreta.it . Lorenzo post “rigenerato” piu’ tardi, a cura dell’Imperatore Costantino (274 – 337 d.C.). Ma ricordiamo poi, che son belli quanto interessanti… pur gli affreschi (visitabili) realizzati da Spinello stesso ad Arezzo (e/o comunque, da allievi della sua “bottega”, fra il XIV e XV sec.) subito entrando all’interno della basilica (titolar, Chimerotta) in San Domenico. Quest’ultima, ubicata entro i limiti confinari (opposti a quelli di Porta Crucifera) sul bordo al di qua, per parte Giallocremisi; ovviamente… https://www.discoverarezzo.com/scopri-arezzo/le-chiese-di-arezzo/chiesa-di-san-domenico/ , https://www.visitarezzo.com (a Spinello Aretino e’ stato titolato circa due lustri orsono; un Trofeo d’arte giostresco, messo in palio dall’Istituzione per la 122a edizione contemporanea, corsa in diurna, il 4 settembre 2011; un’ Asta realizzata da Francesco Conti, sul prog. artistico disegnato al contempo da Marco Azzoni e per il XXXVI successo nella rastrelliera, ottenuto – proprio – dalla Compagine Rossoverde di Palazzo Alberti – Giostratori vittoriosi : Carlo Farsetti e Alessandro Vannozzi. Per un ultimo successo ottenuto in Coppia dai due Alfieri – Cruciferini – poco prima dell’inizio della lunga, quanto attuale, epopea dei due Gialloblu composta – da Elia Cicerchia e Gianmaria Scortecci – e che ebbe inizio con un “Cappotto Colombino”, nel 2012. Un Cappotto che pervenne a Santo Spirito, dopo ben 78 anni di storia, dal primo (e che era stato ottenuto nel remoto 1934). Anche grazie al rettore Ezio Gori. Quest’ultimo – fratello – del grande Edo Gori, https://www.uisp.it/nazionale ; prematuramente scomparso nel 2005 e gia’ vincitore di altri due prestigiosi Trofei colombini, pervenuti giu’ ai Bastioni, nel 2002 e 2004; per la 104a e 108a edizione. Successi annoverati dalle due Coppie colombine, composte da Gabriele Gamberi e Carlo Farsetti (nel 2002) e da Carlo Farsetti e Luca Veneri (nel 2004). Rispettivamente 24° e 25° successo, ottenuti nella storia della Compagine Gialloblu. Trofei titolati, sia a Leonardo (1452 – 1519 ; https://www.valledellaloira-francia.it/castelli-della-loira/ ) che a Petrarca (1304 – 1374 ; https://avignon-tourisme.com – Petrarca, Madonna Laura… e la “Cappella di Sainte Claire”) e, realizzati entrambi da F. Conti sui progetti d’arte, disegnati da Fabrizio Di Sangro e da Marcellina Ponzo (originaria di Alassio; https://www.visitalassio.com/ ). Tornando in Sant’Agostino al Monte – il neo dr. Vitiello – si e’ poi soffermato descrivendo, sia il (largo) transetto superiore – da parete a parete – posto all’ingresso interno della struttura e pur facendo notare l’ampia architettura – “Sansoviniana” – pur d’ ispirazione (forse) – assorbita assieme, a suo tempo – dal celebre architetto fiorentino Filippo Brunelleschi (1377 – 1446 / https://www.florence-museum.com/it/visita-guidata-cupola-brunelleschi-piazza-duomo.php )…il “Cupolone” fiorentino della Cattedrale, di Santa Maria del Fiore. Transetto realizzato in Sant’Agostino, dal Sansovino, intorno (?) al 1525, qualche anno prima della morte di Contucci. Nonche’ – la lastra tombale – con l’emblema della famiglia Contucci; la Casata di Andrea “Sansovino” (1460 ? – 1529). Andrea Contucci detto il “Sansovino”, scultore e architetto – fu pur Gonfaloniere locale – e alla sua morte ebbe tumulazione, proprio all’interno della chiesa di Sant’Agostino stessa. Propria lapide tombale in pietra (ritrovata, in passato ) e’ infatti esposta attualmente per i visitatori e i fedeli, in posizione verticale; lungo la navata – a sinistra – proseguendo in direzione verso l’altar maggiore, nei pressi di altro altar secondario (collaterale) che reca esposta, una statua lignea dipinta di San Nicola da Tolentino (1245 – 1305) e con il saio ricoperto di stelle. Un santo “mite”, fortemente legato agli Agostiniani; https://www.sannicoladatolentino.org ; https://letsmarche.it , https://www.macerataturismo.it ; S.S. Papa Francesco e la Santa Casa di Maria da Nazareth… https://www.santuarioloreto.va/it/storia.html ; e poi, https://www.recanatiturismo.it , con… “Il Giovane Favoloso” e il suo “Infinito”… https://www.giacomoleopardi.it (1798 – 1837). Vitiello, ha ben illustrato le grandi opere dipinte da Orazio Porta (1540 – 1616 ? o, antec.) un mastro-artista nativo savinese ed allievo (alacre) dello stesso Giorgio Vasari che opero’ con i pennelli – sia su pale che ad affresco – tanto in Sant’Agostino quanto presso il (vicino) Santuario di Santa Maria Assunta, ubicato sul Colle delle Vertighe, al tempo dei monaci Camaldolesi, https://www.camaldoli.it . Artista nominato al tempo, in loco al Santuario, per suo nomignolo anche – qual – “Orazio della Porta”, per realizzar ad affresco nella basilica mariana, proprio intorno al 1590 ad es. una “Assunzione al cielo della Vergine Maria e la Traslazione”; su una delle pareti laterali tra le navate del Santuario. Ma una tesi – per nulla certa e/o affatto provata – potrebbe esser che – tal affresco – sia pur stato realizzato dal “della Porta” in collaborazione con (un giovane artista di allora) tal Ulisse Giocchi ; e di quest’ultimo autore (originario anch’esso savinese) – Vitiello – documentera’ i presenti, piu’ tardi, nel prosieguo del convegno. In ogni modo – la basilica delle Vertighe – con l’attuale campanile (che parrebbe) attribuito al “Sansovino” stesso; risulta esser tra le piu’ antiche della diocesi aretina, https://diocesi.arezzo.it . Le sue origini primordiali, risalirebbero tra il 1000 e il 1100 – una chiesa – titolata alla Vergine Maria, infatti, esisteva edificata in tal loco gia’ esser presente, nel 1073. Dal 1964 poi – la Madonna delle Vertighe – e’ stata proclamata quale Santa Patrona dell’Autostrada del Sole – da S.S. Papa Paolo VI, Pont. Max. (Antonio M. Montini, 1897 – 1978). Festivita’ titolare alle Vertighe e’, naturalmente, ogni 15 agosto… con il tradizionale spettacolo pirotecnico dei fuochi sul Colle dedicato alla Vergine Assunta (intorno alla mezzanotte) e che conclude le Celebrazioni religiose del Ferragosto ( https://www.pirotecnicasoldi.it …la stessa ditta poi, collabora ormai da molti anni, per cura organizzativa riguardo lo “Scoppio del Carro” a Firenze – il “Brindellone” – in occasione della tradizionale Pasqua fiorentina; nonche’, per lo spettacolo pirotecnico allestito ad Arezzo, la sera del 6 agosto di ogni anno – nella vigilia – delle Celebrazioni liturgiche che si tengono, in onore di San Donato da Nicomedia (risal. al V sec. n. ? – 362 + d.C.) Vescovo e martire, il Santo protettore della Citta’. Festivita’ canonica diocesana aretina – il 7 agosto – con la sepoltura del corpo in Cattedrale, all’interno dell’Altar maggiore (“ l’Arca di San Donato”). Mentre la testa e’ conservata presso il busto/reliquiario, in “Santa Maria della Pieve” e …ove – qui – e‘ pur sepolto Giorgio Vasari – oltreche’ – si dice, ivi battezzato, Francesco Petrarca stesso https://www.discoverarezzo.com/scopri-arezzo/musei-e-case-museo/casa-petrarca/ ; a riguardo di San Donato – Patrono – resta celebre : il “prodigio del calice”). Sono ben sei – pero’ – le splendide opere dipinte da Orazio Porta, ubicate in Sant’Agostino al Monte. (…ma sembrerebbe che opere attribuite ad Orazio Porta o ? – “della Porta” – come sopra citato alle Vertighe secoli orsono, siano attualmente – pur presenti in Liguria – a Genova). Tant’e’ – o in ogni caso – alcune opere di spicco del Porta, in Sant’Agostino, quali ad es. : la “Pentecoste” e la “Resurrezione”, dipinte tra il 1570 e il 1580 o, pur “ l’ Annunciazione” e la “Nativita’ ” o, ancor la “Presentazione ai Magi ” (opere a “tema presepiale”, ad es.) – certamente – furono tutte molto impegnative. Quest’ultimo capolavoro citato poi – riguardo i Magi – rivelerebbe un (“probabile”) autoritratto dell’artista, tra i personaggi raffigurati nell’opera. Si e’ poi proseguito con la descrizione di altre (due) note opere lignee – quali – la statua del “Cristo morto” (attualmente non visibile, ma esposto in circostanze canoniche particolari) mentre l’altra e’ quella della “Gloria” (visibile esposta a lato dell’Altar maggiore). Per un’amara curiosita’ : e’ che quest’ultima statua, del Cristo risorto – sembra benedire il mondo – con “la mano sinistra” (per un grave errore di realizzazione – all’intaglio – da parte dell’Autore …per un “lapsus”) mentre nella mano destra, tiene la bandiera del Risorto; con la Croce rossa in campo bianco (curiosita’ e testimonianza diretta : in Valdichiana, pero’, in taluni e rari casi del passato – verificati nel XX secolo – e’ pur capitato che NON essendo state affatto reperite bandiere bianche con la Croce rossa; queste furono sostituite da alcuni parroci locali – al Cristo – con ben altre aventi, i colori bianco e giallo dello Stato Vaticano, https://www.vatican.va/ – in occasioni dei vari riti religiosi, avvenuti per le processioni della Pasquetta). Subito dopo – Vitiello – ha illustrato un’altra opera seicentesca, ma realizzata da Ulisse Giocchi (1570 – 1631). Come accennato in precedenza, Giocchi, fu artista nativo savinese ed opero’ piu’ che altro a Firenze… presso la Certosa del Galluzzo, http://www.certosadifirenze.it (ma, divagando…“citiamo pur il vino”, con il Toscana/buy-wine… https://www.buy-wine.it , nonche’, “ancor la Toscana”, vicino Pisa, infatti, citiamo pur Peccioli… https://www.peccioli.net …“Borgo dei Borghi”, 2024; dalle… https://www.terredipisa.it …Pisa, “Antica Marinara” o ancor vino, a Citta di Castello / PG.; ove tra il 27 e il 29 aprile v.ro, si terra’ la tradizionale manifestazione vinicola di : “Only Wine” – ediz. 2024 – https://onlywinefestival.it ). Come sopra gia’ anticipato – anche Giocchi – lavoro’ presso il Santuario delle Vertighe, come (e/o ? con ?..) il Porta (il Giocchi, mori’ a Firenze nel 1631; ma fu tumulato presso la chiesa della Pieve a Monte San Savino in Valdichiana; altra antica chiesa, questa citata, ma ubicata in Corso Sangallo e non lontana da Sant’Agostino stessa). Nonche’ si e’ proseguito – per la descrizione di altre Madonne dipinte – che hanno fatto da introduzione a un finale scoppiettante d’arte, volto alla grande pala d’altare dipinta da Giorgio Vasari su commissione, nel 1539 e che sovrasta giganteggiando l’Altar maggiore. E’ – questa – l’opera clou vasariana di Sant’Agostino, riguardo l ’ “Assunzione di Maria al Cielo”. Vasari la realizzo’ a 38 anni; quando – il “Sansovino” – era scomparso ormai da 10 anni e ben 15 anni – prima – della “Battaglia di Scannagallo” (1554) a Marciano – e che lui stesso – immortalera’ a 28 anni di distanza, a Firenze; nel “Salone dei Cinquecento” di Palazzo Vecchio, su richiesta – irrinunciabile – fatta da parte di Cosimo molto piu’ tardi (proprio, dopo la “Vittoria al Pozzo”). Cosimo I dei Medici (nel 1539) a Firenze, aveva ancora 20 anni d’eta’. Vasari posticipera’, cosi’, nel “Salone dei Cinquecento” in Palazzo Vecchio – solo intorno al 1567 – sia Leonardo che Michelangelo (1475 – 1564) che… avevano provato e/o abbozzato entrambi ad affrescarlo, ben prima di Vasari. Senza alcun successo (…“non, per lor colpa (?) o, per cause di (?) forza maggiore”: Leonardo per la “Battaglia di Anghiari”, forse, “toppo’ in pieno, la mescolatura del colore”- miscelandoli – probabilmente, in modo pessimo (forse, egual cosa, potrebbe essergli accaduta pure a Milano – per il “Cenacolo” – https://cenacolovinciano.org , https://www.yesmilano.it/esplora/luoghi/chiesa-di-santa-maria-delle-grazie ) mentre Michelangelo per la “Battaglia di Cascina”, rimase lungamente, sui suoi studi a livello di cartoni preparatori… https://www.museionline.info/toscana-musei-monumenti/caprese-michelangelo ; https://www.bucadimichelangelo.it ; insomma, delle “Tre Battaglie” studiate dai tre Grandi per Palazzo Vecchio – al fin – rimase sol quella di Vasari con : “la Rotta di Scannagallo” al fosso del Pozzo, nel 1554. La spunto’ – Lui – poco prima di morire nel secondo ‘500; ma partorendo al tempo stesso, coi pennelli – il “mito di Scannagallo”- sui …“primi vagiti della Toscana”. Lui stesso poi, architetto, eccelso, revisionera’ “Palazzo Vecchio, ideando pur gli Uffizi, https://www.uffizi.it , sino al Corridoio (difensivo) sopraelevato che passa, sopra il Ponte Vecchio” https://www.visittuscany.com/it/attrazioni/ponte-vecchio/ (…e non solo; ad Arezzo per es. nel 1565 nel territorio, oggi Chimerotto, ben ristrutturera’ la chiesa delle Sante Flora e Lucilla… https://lerimearezzo.it/monumenti-e-chiese/badia-delle-sante-flora-e-lucilla ). Il grande dipinto vasariano in Sant’Agostino del 1539 al Monte, ad ogni modo, fu commissionato a Vasari da Bartolomeo Graziani. Oltre ad alcuni celebri Personaggi, riguardo il tema dell’ “Assunzione di Maria” nel dipinto, sono stati ritratti, sia Sant’Agostino da Tagaste (354 – 430 d.C. la sua festivita’, e’ il 28 agosto; mentre quella di sua madre, Monica, e’ celebrata, il giorno prima, il 27) che San Romualdo (951 – 1027 d.C.) monaco, da Ravenna e che e’ celebrato il giorno 19 giugno, https://www.guide-ravenna.com ; https://www.visitromagna.it . Quest’ultimo poi, fu il monaco fondatore dell’Ordine camaldolese e soggiorno’ all’ Eremo di Camaldoli in Alto Casentino (fra i territori di Arezzo e della Romagna e, Porta Santo Spirito infatti, detiene il Trofeo, in pratica a lui titolato) https://www.camaldoli.it/comunita-monastica/sacro-eremo/ , nel cuore del parco delle foreste casentinesi, https://www.parcoforestecasentinesi.it ; https://emiliaromagnaturismo.it . Come accennato poco sopra, il 2 settembre 2012 in occasione della 124a edizione giostresca; la Compagine di Porta Santo Spirito, conseguira’ il propria 29° Trofeo, per un Cappotto pervenuto (il secondo conseguito nella storia dei “Bastioni” dal 1931) dopo 78 anni, dall’ultimo ottenuto nel XX secolo. Tal Trofeo fu titolato all’Ordine dei Camaldolesi ed intagliato da Francesco Conti sul prog. d’arte, disegnato da Giuliano Censini, da Torrita (classe 1951) https://www.giulianocensini.it . Come per Filippo Meligrana artista di Roma, che ha “entrambi i suoi due Trofei”, presso il Museo in Sant’Andrea e, per i successi conseguiti dalla nostra Compagine, nel 2010 e 2013 (…32° e 33°; ottenuti al termine della 119a e 126a ediz. contemp.) pur Giuliano Censini ha – ambedue, i “suoi “ Trofei – esposti presso il Museo Gialloblu a Porta Santo Spirito. Lance d’ Oro conseguite dalla compagine Colombina, rispettivamente nel 1999 e come suddetto nel 2012 (… 23a e 29a vittoria). Mentre, il Trofeo Santandreino n. 33 disegnato – da F. Meligrana – esposto attualmente presso il “Museo F. Papini”, invece, pervenne in San Giusto a distanza di tre anni – dall’altro – ed e’ titolato alla memoria del maestro G. Verdi (1813 – 1901) nel 2° Centenario della sua nascita; per un (raro) Trofeo dedicato all’ Opera lirica (https://www.archivioricordi.com/approfondimenti/ , https://casanataleverdi.it ). Giostratori Biancoverde, vittoriosi : Enrico Vedovini e Stefano Cherici e che giunsero in tal occasione – alla 7a Lancia d’ Oro – delle dieci ottenute in coppia, dal 2004 (…le loro vittorie – 2004 / 2017 – sono tutte e 10 esposte, presso il “Museo F. Papini” in Sant’Andrea). Tornando e a concluder su G. Censini – invece – il sindaco di Marciano della Chiana – Maria De Palma (classe, 1960) – ha inaugurato la rassegna delle opere realizzate dall’ artista “senese”, presso gli spazi espositivi nella “Torre di Marciano”, http://www.latorredimarciano.it/storia/ . Antica struttura ubicata nei pressi e non lontana, dal “fosso di Scannagallo” e dal tempietto “vasariano” di Santo Stefano alla Vittoria al Pozzo. Per una rassegna personale (2024) avente titolo : “Itinerari Plurimi”. La conferenza di Mathias Vitiello al Monte, ad ogni modo; si e’ conclusa in tarda mattina ben oltre le h. 13,00; presso la piccola chiesa attigua a Sant’Agostino e oggi titolata a San Giovanni (e che in origine era la chiesa di “Sant’Antonio” e/o pur dei “Neri ”). Ove – tra gli altri – fu qui battezzato il Poeta Giulio Salvadori (1862 – 1928) detto, il “Servo di Dio” e che e’ sepolto nella basilica dell’Ara Coeli, in Roma, https://cultura.gov.it/luogo/santa-maria-in-aracoeli . Nella piccola chiesa di San Giovanni – inoltre – sono conservate le due predelle vasariane (originali) di completamento, alla grande opera realizzata dall’artista stesso, nel 1539 e che e’ esposta in Sant’Agostino sopra l’Altar maggiore, appunto, poco prima descritta. Vitiello – infine – dopo aver illustrato una seconda opera, realizzata – da Ulisse Giocchi – che al dunque fu e in breve, contemporaneo di Orazio Porta; ha concluso il tutto, esponendo brevemente la storia di Maria “Domenichina” Barbagli (1812 – 1859) che e’ tumulata in San Giovanni. Quest’ultima inferma e di origini savinese, fu spesso in stretto contatto frequente e fraterno, con Leopoldo II d’Asburgo-Lorena, il Granduca di Toscana. https://www.monteturismo.it (info. n. Tel.0575-849.418). La giornata per campi relativi, si e’ poi conclusa in paese a Palazzo Galletti-Gamurrini ma, nel tardo pomeriggio. Grazie ad una (seconda) conferenza conclusiva del palinsesto. Infatti dalle h. 16,30 – la prof.ssa Anna Fienga – ha conferito ancor su varie circostanze piu’ dettagliate, riguardo il tema sul “Santuario di Santa Maria del Sasso”. Una delle molte perle rinascimentali del Casentino, ubicata a Bibbiena; https://casentino.it . Per una storia iniziata con il prodigio mariano del 1347. Un intervento che ad oggi, era (gia’) stato conferito – in loco – presso il Santuario stesso in Alto Casentino e a c.ca 5 mesi di distanza, dalla data del 25 novembre s.so. Esposto al tempo anche per la fattiva collaborazione, allora, di un suo collega a Bibbiena : M. Scipioni. Conferenza sul tema, riguardo – il “Santuario del Sasso” in Bibbiena – che in ogni caso, sara’ ripetuta per una terza volta ancor in Casentino e, di nuovo in loco per data gia’ prefissata, a sabato 11 maggio v.ro (mattino) – https://casentino.it/santa-maria-del-sasso/ . Monastero : attivo per contatti interessati visite, n. Tel. 0575-593.452. Maggiori info. riguardo – invece – la conferenza, sono reper. per gli interess. al n. Tel. 335-775.46.88 / Luana. Riguardo ancora uno dei ristoranti, in Bibbiena, citiamo quello denominato – “dal Brogi” – (di M. Garbuglia) attivo, num. Tel. 0575-536.222. Ma ad ogni buon modo c’e’ da scegliere sul buon cibo, visionando i portali casentinesi all’uopo… https://ilovecasentino.it/ , http://casentinoristoranti.com . Piatti casentinesi (consigliati) riguardo i “primi” ad es. : l’acqua-cotta, la pappa al pomodoro, i tortelli casentinesi (fatti in casa) al ragu’ …fatto con l’ocio (e/o le tagliatelle al sugo di cinghiale) poi, la ribollita fiorentina o, pur pici all’aglione (…ma, quest’ultima pietanza prelibata che e’ stata favorita di recente e rivalutata , e’ originaria della Valdichiana… https://www.aglionevaldichiana.net ) pur buone son anche le pappardelle o, i tagliolini fatti in casa a cura d’una vecchia idea (culinaria) partorita dall’indimenticato Primetto Barelli …e ben conditi, “alla Baldaccio” (1400 – 1441 …“Baldaccio” di Piero Bruni, fatto uccidere pugnalato, in Palazzo Vecchio – da sicari medicei, di ventura – inviati dal Gonfaloniere ..? Bartolomeo Orlandini) ma, forse, per ordine di ?.. Cosimo il Vecchio “pater” (per un tragico fatto di storia o, pur di difesa, avvenuto nel periodo degli ultimi anni del lungo cancellierato fiorentino, retto peraltro da Leonardo Bruni Aretino, 1370 – 1444 ; Leonardo Bruni fu, infatti, umanista, grande politico, pur dedito alla Lingua e molto altro). “Baldaccio Bruni d’Anghiari”, invece… con le sue Dame di Corte, al… https://www.castellodisorci.it …e con il suo fantasma – qual detto dallo stesso Barelli – che vagherebbe ancor, tra Palazzo Vecchio a Firenze e lo stesso Castello di Sorci in Anghiari. Ma, questi e’ …un altro “primo” piatto (o… altra storia dalla Valtiberina) che vien cucinato succulento, appunto, proprio presso il “Castello di Sorci”, lungo il Sovara a San Lorenzo d’Anghiari, https://www.toscanadappennino.it , https://www.valtiberinaland.com/dove-mangiare/ ) – nonche’ – altre leccornie (casentinesi) dell’antica Vallata, ma a Poppi (…e Campaldino) nell’altro versante; pur gradita sia a Dante (1265 – 1321) – https://www.museocasadidante.it , https://cultura.gov.it/luogo/castello-dei-conti-guidi-mostre-permanenti , https://castellitoscani.com/poppi/ , https://www.sagretoscane.com/rassegne/ar/poppi/il-gusto-dei-guidi.html ; che a San Francesco alla Verna (…sacre stigmate qui e da Lui, ottenute, nel 1224 …nei pressi del Sasso Spicco) https://www.laverna.it (rs./nt., art.-Vdch., non solo; vtll.mth., tgll.d.v.re, fng.ann., pc.ln., vgl.flp., spn.mhl., ctd.gln., and.ar., rss.plg., bdll.d.avr., pzl.grg.; prnt.rt. et al.)
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