(ROTOCALCO GIOSTRESCO BIANCOVERDE). SANT’ ANDREA E LA STRANA REGOLA DEL NUMERO 3. LA COMPAGINE DEDICA A RICCI, A FAENZA E ALLA ROMAGNA , IL PROPRIO ULTIMO SUCCESSO, CENTRANDO IL “ CINQUE … CONSECUTIVO “ DELLA STORIA. 38a AFFERMAZIONE DAL 1933 E STRANI NUMERI SANTANDREINI. UN QUARTIERE, TRA LE SUE “ MALE-CUFFIE “ E IL CASO, DI “ UN PRIMATO LUNGO E STRAORDINARIO “… PER ANNATE CHE TERMINANO, CON IL NUMERO 3 – Forse e’ una strana coincidenza o, chissa’ mai cosa o, perche’ ; ma con l’ultimo successo pervenuto nella notturna di giugno, sono gia’ ben cinque, le occasioni e, quel che sorprende – CONSECUTIVE – verificatesi, per l ‘arrivo di una vittoria in una annata che termina con il numero tre. Scherzi del destino a parte o, strani giochi di cabala giostresca o di numeri e casuali, messo in atto dalla sorte. Fatto sta, siano gia’ 40 anni – filati – che il destino porta in San Giusto, la propria “ cadenza positiva “ nelle annate, dispari , che finiscono con il 3. Ininterrottamente – dal 1983 – che fu l ’11° successo, tutto “ faentino “ (dedicato al primo Magistrato M. Cantucci e a tutti i Capitani) – al 1993, per il 20° successo (dedicato al Mecenate) – ancor, nel 2003, per un altro Trofeo dell’Arte e il primo conseguito nel secolo attuale; il 26° dedicato a Bartolomeo della Gatta (1448 – 1502) maestro di pittura, dell’Ordine monastico camaldolese – proseguendo con il 2013, per il 33° successo (dedicato al maestro, G. Verdi) – infine – l’ultimo odierno 2023, dedicato al maestro cortonese Luca Signorelli (per l‘ ultima asta pervenuta di manifattura/moderna realizzata da F. Conti, gia’ disegnata dall’irlandese S. Shanahan , http://www.seanshanahan.it ; e che espone le proprie opere – in Fortezza ad Arezzo – per una personale d’Arte contemporanea, curata da A. Bernardini e da M. Chiavarini dal 24 giugno sino al 22 ottobre v.). Tutti Trofei NON meno importanti – per carita’ – di altri pervenuti in via delle Gagliarde, ma e’ una circostanza che alla lunga risalta all’occhio, nel tempo. Ancora un’altra coincidenza che poi, invita ad ulteriori curiosita’, e’ stata – quella – che in ben tre occasioni su cinque, in 40 anni – la Compagine – sia riuscita a toglier una sua “ cuffia “ fastidiosa (come definita a Siena … simbolicamente , la “ cuffia della Nonna “, e’ assegnata alla Compagine che rispetto alle altre Consorelle, non consegue il successo da maggior tempo). Nel corso di ben otto lustri infatti – nella storia di Sant’Andrea – tale circostanza si e’ verificata proprio nel 1983, nel 2003 infine, l’ultima, in notturna (2023) Giostra odierna. I due successi pervenuti sia nel 1993 che nel 2013, invece, sono stati entrambi ottenuti, liberi da “ cuffie “. Per altra curiosita’ giostresca poi – ma relativa al 2006 – e che nelle annate con il 3 finale, non ha nulla a che vedere; e’ stata che la Compagine ad esempio, sia pur riuscita (ulteriormente) nel toglier, una “ cuffia “ portata in un arco di tempo molto breve (2005 / 2006 ; appena 9 mesi). Desideriamo poi e ancor ricordare, riguardo il fattore “ dell ’ astinenza “ che il primato negativo di una “ cuffia “, nella storia contemporanea della Manifestazione aretina, e’ tristemente detenuto proprio dal nostro Quartiere. Per tale motivo soprattutto bellico in tema per il 2° Conflitto mondiale, dobbiamo – mestamente – citare che tale, astinenza, fu pur ottenuta nel periodo temporale (comunque) compreso tra il 1939 e il 1957. Nonostante sia Porta Santo Spirito che Porta del Foro nel recente passato, si siano avvicinate, abbastanza, al primato (negativo) di Sant’ Andrea. Quello degli “ anni bui “, resta un periodo di tempo, difficilmente (?) eguagliabile dalle altre consorelle aretine. Si citano inoltre, altre curiosita’, in tema per l’ultima Giostra : Saverio Montini – ad esempio – vincendo la sua prima, ha eguagliato in Biancoverde a distanza di 90 anni, sia Giuseppe Cangioloni che Quinto Moroni (e che furono i primi due giostratori Biancoverde, a vincere una Giostra dai primordi, in coppia nel 1933) – nonche’ – il mitico, Assuero Favi detto, il “ Brutto ”, che vinse nel 1963, ben sessanta anni fa (in coppia, assieme al “ Maialino “). Ma riguardo – Favi – detto “ il Brutto “ ad Arezzo, altre fonti citate gia’ da molti anni e da Sarteano (Siena) sembrerebbe che il proprio nomignolo senese, fosse “ il bruto “; pronunciato con una sola “ t “; a causa della sua grande forza erculea ( https://www.discovertuscany.com/it/destinazioni-toscana/sarteano , https://www.ilpalio.org , https://www.terredisiena.it , https://canale3.tv , https://www.museisenesi.org , https://www.chigiana.org – https://www.mengomusicfest.com , https://www.luccasummerfestival.it , https://arezzowave.com , http://www.estatefiesolana.it , https://pistoiablues.com – https://www.sienajazz.it , https://www.ilpalio.siena.it , http://www.torritablues.it , https://www.giostradelsaracino.it ) l’ex Giostratore Biancoverde che vinse (ad Arezzo) nel 1963 assieme a M. Gallorini, e’ scomparso tragicamente, intorno (?) al 2006. Caratteristica – di Favi – era che nel corso (settimanale) delle prove a cavallo in piazza Grande a tutta randa e – senza la lancia – facesse scattare egualmente l ’automa colpendolo forte, con una manata sullo scudo. Assuero Favi da Sarteano, in vita e nel nostro Quartiere, mal che abbia vinto – quasi – niente in piazza Grande, rispetto ad altri suoi colleghi ; consegui’ solo una vittoria, ottenuta 60 anni fa, quasi casuale, per come ando’ – quel 1° settembre 1963 – e pur in tale occasione, la Compagine, si tolse una “ cuffia “… gia’ passatale da Porta del Foro il 28 agosto 1960. Assuero Favi e’ certamente ricordato, come persona estremamente buona e sensibile, quanto generosa con tutti. Assuero, dai modi forse un poco rudi o burberi, ma di gran cuore con chiunque. Si accendeva di sorrisi con i bambini, quando veniva interpellato sui suoi cavalli ( … quadrupedi che alcuni buontemponi, di altre Compagini rivali – bonariamente, ma senza offesa ne’ odio per gli animali – apostrofavano a mo’ di sfotto’ come … le “ micce del Sant’Andrea “ ; tutte le Compagini, sono affezionate ai propri quadrupedi, come del resto ai loro Giostratori). Mentre Tommaso Marmorini, alla sua seconda affermazione in piazza, ha inoltre affiancato nell’Albo d’ Oro, Alessandro Ghinassi (due successi in Biancoverde, appunto, da parte di quest’ultimo; nel 1936 e quello “ molto storico “ del 1939, entrambi conseguiti in coppia con Ivo Bottacci detto, il “ Botta “ ). Come del resto, Vittorio Zama. Per Zama, infatti, il primo successo in Giostra fu proprio in Sant’Andrea e risale al 1970 in coppia con Franco Ricci detto il “ Bello ”. Franco Ricci, che e’ stato di recente celebrato dalla Compagine (come lo stesso, a Faenza, https://www.terredifaenza.com , https://www.romagnafaentina.com , https://www.turismo.ra.it , https://www.rivieraromagnola.it , https://www.visitromagna.it , https://emiliaromagnaturismo.it ) nel 25° anniversario della sua prematura scomparsa (… sono ben 11, i successi globali annoverati da Ricci, nella Giostra aretina : 2 in meno di Martino Gianni e 1 in meno di E. Vedovini ; uno in piu’ rispetto – a “ Briccica “ – S. Cherici ; mentre ne ha ben 3 in piu’, nei confronti di M. Sepiacci. Come giostratore – Sepiacci – ha ottenuto i suoi (8) successi solo in Sant’Andrea e unicamente (1991 / 1999) in coppia con Martino; ma – attualmente – e’ preparatore tecnico dei giostratori Rossoverde, in Colcitrone). Tornando in tema, ai due Vittorio Zama, detto il “ Bianco “ e, Marino Gallorini detto il “ Maialino “ (quest’ultimo, era fratello del ben piu’ celebre e titolato Donatino). Ma – il Maialino – vinse in S. Andrea come sopra citato nel 1963 – rocambolescamente – appunto in coppia con Assuero Favi. (Come soleva canticchiar allor, Capitan Piccoletti in Sant’ Andrea, dopo anni di “ cuffia e iatture : “ … dopo il ‘ Brutto ‘, viene il ‘ Bello ‘ ! “ ). Ma i gia’ citati Zama quanto, M. Gallorini, pur avendo vinto una sola volta in Sant’Andrea ; hanno entrambi una ulteriore affermazione, ciascuno, pur conseguita in tempi diversi, anche per i colori di Porta Crucifera. Zama vinse poco piu’ tardi, nel 1973, in coppia con Gabriele Tabanelli ; mentre – il “ Maialino “ – aveva vinto in precedenza, rispetto al 1963 la (propria) prima Giostra, gia’ nel 1958 ; ma in coppia con Arturo Vannozzi. Arturo che fu altro grande giostratore, nella storia Rossoverde (e vecchio “ Capostirpe “, di una dinastia di Giostratori sin dagli anni ‘30). In occasione della (storica 14a) vittoria Rossoverde – del 7 settembre 1958 – Capitano di Porta Crucifera, fu Carlo Dissennati. Quest’ultimo, noto redattore locale aretino (anch’egli, scomparso nel 1996) mentre rettore Cruciferino di Palazzo Alberti, fu allora R. Gasperini. Erano gli anni del “ vecchio “ Vannozzi, di Donatino Gallorini, di Paolo Giusti, di Marcello Formica – nonche’ – dello stesso Tripolino, quelli. (Tripolino, poi, annovera pur successi tanto a Siena – con sei Drappelloni – riportati nella prima meta’ del secolo scorso, fra la Lupa, il Nicchio, la Chiocciola e nel Drago, https://operaduomo.siena.it , https://www.santamariadellascala.com – quanto – a Monte San Savino, https://www.visitvaldichiana.it , in Valdichiana, http://www.valdichiana.it ; e per un primato ormai secolare, ottenuto presso “ il Santuario delle Vertighe “ e – attualmente – imbattuto ; ben dagli anni ’20 : con … 11 vittorie). Nel Campo a Siena poi – Tripolino – corse per ben due volte ad agosto, per i colori della Contrada della Selva (nel 1939 e 1946, rispettivamente, montando il mitico Folco e Timo) ma senza alcun successo per il Popolo di Vallepiatta , https://www.contradadellaselva.it ; in quelle due circostanze – infatti – furono la Torre e il Montone a gioire al “ bandierino ”. Ad Arezzo negli anni (’50 / ’60 / ’70) Colcitrone e Santo Spirito si dividevano l’intera posta e a ‘ far man bassa ‘, di anno in anno e per … un decennio, all’altro. Per le compagini pur rivali acerrime, in fondo alla coda dell’Albo d’Oro – Croce d’Argento e Chimere – eran tempi grami di soddisfazioni, si vinceva assai poco (o quasi nulla – di sicuro – rimanevano, briciole, rispetto ai primi due). Marino Gallorini – poi – ebbe un grave incidente in piazza Grande, nelle prove contro il Buratto, rischiando davvero grosso. Intorno alla meta’ degli anni ’60 ; finendo, infatti, in modo grave all’ospedale. Piccoletti, in una sua pubblicazione, ha ricordato l’infortunio capitato a Gallorini e che dopo il pessimo incidente, in piazza – il “ Maialino “ – ne ebbe per vari mesi. Infine desideriamo concludere, riguardo Tommaso (“ Benzina “ ) Marmorini – per alcune note che ricordano, pur la sua infanzia – visto che il medesimo, risulta essere stato l’ultimo paggetto (Biancoverde) vittorioso, in piazza nel 20° secolo : il 5 settembre 1999 (97a edizione contemporanea e, per un successo allor storico, riguardo la coppia di giostratori Biancoverde, composta da M. Gianni e M. Sepiacci). Marmorini, fu scelto per l’occasione come “ mascotte “, da Capitan Andrea Lanzi, nella Giostra che fu al tempo dedicata a Carlo Marsuppini (1398 – 1453) mentre rettore in carica, a fine secolo, fu M. Brigidi. Il Cancelliere – Carlo Marsuppini – e’ sepolto in Santa Croce , https://www.santacroceopera.it , https://www.imuseidifirenze.it . (Inoltre, https://www.museionline.info – Attenzione : uno straordinario evento toscano e non soltanto, si sta tenendo a Roma , http://palazzo.quirinale.it ; il Presidente della nostra Repubblica – Sergio Mattarella – ospita direttamente al Quirinale e in due tempi diversi – dal 23 giugno al 29 ottobre v.ro – la grande rassegna dal titolo : “ Gli Dei ritornano. I Bronzi di San Casciano d.B.“ – https://www.sancascianoliving.it ; https://www.gogoterme.com . La rassegna, subira’ una interruzione temporanea estiva, tra il 26 luglio e il 1° settembre. Ancora, per altre utilita’ legate al turismo e, alle mostre citiamo … https://www.scuderiequirinale.it , https://www.finestresullarte.info , https://www.arte.it ). Concludiamo sui cenni storici in tema per C. Marsuppini (al quale e’ dedicato il 25° Trofeo, conseguito dalla nostra Compagine; l’ultimo conclusivo del XX secolo) desiderando solo citare che fu eletto gran Cancelliere mediceo, a Firenze, da Cosimo – detto il “ Vecchio” – nel XV secolo. Mentre il suo monumentale sepolcro marmoreo fu realizzato in loco, a ricordo funebre, da Desiderio da Settignano (1428 – 1464). Riguardo l’attuale rettore Biancoverde M. Carboni – inoltre – dobbiamo segnalare che sciogliera’ quanto prima un suo voto, fatto a promessa per l’ultima vittoria conseguita in piazza Grande. Si rechera’ – infatti – a piedi, da Arezzo sino a Cortona. I vertici direttivi e nonche’, la Compagine stessa poi, sono stati tutti invitati ospiti al corposo evento d’Arte cortonese, dedicato al grande maestro quali “ visitatori d’onore “ dal sindaco L. Meoni – https://www.cortonaweb.net – nella concomitanza del 38° successo pervenuto poco prima, a distanza di una settimana dall’inaugurazione della mostra, https://www.signorelli500.com ( Luca Signorelli e Pietro Vannucci dalla “ Pieve “, sono stati due grandi Maestri del colore, contemporanei l’uno all’altro – https://www.peruginocinquecento.it , https://www.cittadellapieve.org ). Tommaso Marmorini – tra le altre – sabato 17 s.so dopo l’ultima affermazione, ottenuta in piazza grande, ha voluto dedicare pur (ulteriormente) il suo secondo successo personale, dopo quello del 2018 – proprio – nei confronti dell’ex capitano Andrea Lanzi, per forte solidarieta’ e vicinanza – nonche’ – alla memoria dello stesso Faliero Papini. Entrambi – infatti – detengono attualmente i primati assoluti nei rispettivi due ruoli apicali, sia di capitano che di rettore in Biancoverde (nella storia di San Giusto). Son otto, infatti, i Trofei riportati da Lanzi e ottenuti, fra il 1998 e il 2010. Uno in piu’, rispetto a Capitan Sergio Nasi ( … che ne ha sette, ben ottenuti fra il 1987 e il 1993). Mentre – ben dieci – sono quelli annoverati, da Papini, riportati fra il 1991 e il 2007. Fra gli otto successi conseguiti da Capitan Lanzi, ricordiamo la tre aste Verde-crociate, di spicco. Quali – ad esempio – quella del 5 settembre 1999 (gia’ poco sopra descritta di Marsuppini). Ancor quella del 21 giugno 2003. Trofeo dedicato alla memoria di Bartolomeo della Gatta … https://www.duomoarezzo.it/museo-diocesano-di-arte-sacra/ – per concludere – con il piu’ importante degli otto e – certamente – non ultimo; quello del 23 giugno 2007 (disegnato da A. Catalani , https://pinacotecabrera.org ; https://www.toscanadappennino.it , http://www.museocivicosansepolcro.it , https://valtiberina.toscana.it ). Asta – quest’ultima – titolata e gia’ in tema per la grande rassegna internazionale aretina : “ Piero della Francesca e le Corti Italiane “. Un evento d’arte concluso – allora – a fine luglio 2007 e pur curato da C. Bertelli, da Gcm. Martinez – nonche’ – dal prof. A. Paolucci (G./nt.-AR. e art. Q.d.S.A., bih.lc., pctt.ez., and.ar., cs.sv., srn.gn.; metk.a.m., sb.vtr., fns.ltt., bcc.atl., ict.fbz.; pnt.rt., bgli.g.pl., mrm.gr.; fe.rt., mg.cs./SI.-dint. et al.)
Questo sito utilizza cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti per migliorare la tua esperienza di navigazione.
Cliccando ACCETTA acconsenti al loro impiego.
Per maggiori informazioni leggete la nostra Informativa Estesa Privacy e Cookie policy