Iniziativa svolta in collaborazione con la Società Storica Aretina. Serata in tema al Quartiere, per i santi Protettori biancoverde del Territorio. Revisione di studi da parte del dr. Luca Berti e del prof. Pierluigi Licciardello (quest’ultimo, già docente di lettere al Classico) e con la partecipazione di Gianni Sarrini – nonché – del rettore Maurizio Carboni e del capitano Andrea Gavagni – Dopo la santa messa di Sant’Andrea Apostolo, officiata presso la basilica di Sant’Agostino mercoledì 30 novembre s.so; l’evento di storia, si teneva giovedì 1* dicembre dalle h. 21,15 – a Palazzo San Giusto – presso il Salone intitolato ad ” Enzo Piccoletti “. Ove è stata esposta in conferenza, tramite varie precisazioni e di studi, la ancor più recente questione legata al tema dei due Santi Protettori del Territorio verdecrociato : Sant’Andrea Apostolo, appunto, al quale e’ in sintesi accorpato l’emblema identificativo della Compagine ( … di Verde alla Croce d’Argento) dal 1932 – nonché – Sant’ Andrea Guasconi (o, “ Sant’Andrea Aretino “ che dir si voglia) e che darebbe (?) nome al Territorio stesso, già ubicato nel circondario della zona est cittadina. Secondo gli studi particolareggiati e più precisi condotti indietro nel tempo, da parte dei tre storici s.c., l’antica chiesa locale, che era ubicata in Colcitrone presso la Piaggia di San Lorenzo (sino al XVIII sec.) sembra sia stata intitolata a Sant’Andrea Apostolo e NON al Guasconi come invece indotti, in modo non preciso. Quest’ultimo infatti fu ritenuto – erroneamente – e in secondo luogo rispetto al primo, tra i Santi protettori aretini della diocesi pur in tono secondario; riguardo l’importanza religiosa locale e la storia, nei confronti dell’Apostolo che fu fratello di Simon Pietro. Il rettore Carboni, poi, ha inteso rilasciare in coda alla serata del giovedì, una sua dichiarazione proprio a favore di Sant’Andrea Apostolo stesso ; ma senza nulla togliere a Sant’Andrea Guasconi – tantomeno – alla Diocesi. … Tramite queste precisazioni di studi recenti – ha esclamato Carboni – prendiamo atto che la chiesa preesistente, era allora dedicata a Sant’Andrea Apostolo e non (?) al Guasconi, come indotti in modo erroneo (chiesa comunque ubicata nei pressi della Piaggia di San Lorenzo, a nord di via Fontanella e forse pur conglobata all’interno (?) dell’antica Cittadella medievale aretina o – probabilmente ai suoi margini – cittadella … poi fatta distruggere dai fiorentini molto piu’ tardi, nel XVI secolo). Rivisitando dunque la storia, tramite ricerche più attuali, si evince che dall’ XI e dal XII secolo sia la Porta che il nostro Territorio, presero nome da antica detta chiesa stessa. Il programma volto ai festeggiamenti del 30 novembre in tema per il Santo protettore biancoverde, ha avuto conclusione sabato 3 dicembre s.so con le ultime due iniziative del palinsesto. Dalle h. 17,00 presso il Museo della Compagine intitolato a “ Faliero Papini “ e dopo due anni di stop, si è – di nuovo – tenuto il Battesimo del Quartierista, con la solenne investitura per i nuovi nati. Mentre dalle h. 20,30 alla presenza di alcuni Giostratori biancoverde, chiusura presso la “ Sala d’Arme Piccoletti “, per la “ Cena del Patrono “ con menu a base di pesce; in onore di Sant’Andre Apostolo pescatore galileo, fratello di Simon Pietro (G./nt.; I.Bo, srn.gn., cbn.mz. – Q.d.S.A.)
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