Restituito dalla Germania, il celebre “Vaso di fiori” realizzato dall’olandese Jan Van Huysum (1682 – 1749). Opera d’ inestimabile valore, trafugata oltre 75 anni fa nel 1944 dalle orde del Reich in ritirata e in rotta a ritroso, verso nord (Firenze fu liberata tra il 10 e l’11 agosto 1944 https://www.fiorentininelmondo.it ) mentre, Arezzo, era stata resa libera circa un mese prima (il 16 luglio, per la precisione). Doppio evento d’arte a Firenze (poi) visto che negli stessi locali espositivi – a Palazzo Pitti – e’ tornata appunto visibile al pubblico, la “Madonna della gatta” realizzata da Federico Barocci (1535 – 1612) – La cerimonia a Firenze per la ri-consegna del “Vaso di fiori”, si era tenuta gia’ a meta’ luglio, presso i locali espositivi a Palazzo Pitti, ove per breve tempo, sara’ visibile custodito all’interno di una teca apposita, allestita per l’occasione, ancor prima di tornare alla sua collocazione originaria nella Galleria Palatina, ove fu rubato tre quarti di secolo orsono. L’opera d’arte, che e’ un bell’olio su tela (47 x 35 cm.) appartiene alla collezione fiorentina sin dal 1824 ed era gia’ stata acquistata a suo tempo, dal Granduca Leopoldo II di Lorena, proprio per donarla a Palazzo Pitti. E’ stato simbolicamente – E. Schmidt – che presiede (attualmente) la Galleria degli Uffizi, a voler riappendere e a riconsegnare il quadro a Firenze (anche) a nome della Germania, alla presenza del sindaco di Firenze D. Nardella, dei ministri sia A. Bonisoli, che M. Milanesi – nonche’ – del ministro tedesco, H. Maas e del comandante dei Carabinieri ( https://www.carabinieri.it ) generale G. Nistri. L’opera “perduta” di Van Huysum (in realta’, trafugata in Germania) infatti, e’ stata recuperata grazie al grande lavoro e alla diplomazia, per la collaborazione dell’Arma e per l’incisiva azione proprio del direttore tedesco degli Uffizi – E. Schmidt – che aveva gia’ esposto il caso, a livello globale. Qualche giorno piu’ tardi – inoltre – sul finire di luglio, sempre presso gli stessi locali espositivi della Galleria Palatina, e’ stata nuovamente esposta ai visitatori (anche) la “Madonna della gatta”, che l’artista urbinate ( http://www.turismo.pesarourbino.it , https://www.turismo.marche.it ) F. Barocci (detto il “Fiori”) realizzo’ intorno alla fine del Cinquecento ( … per una delicata interpretazione della maternita’ ). Un’opera splendida di grandi dimensioni, per anni rimasta in deposito. Per la critica e non soltanto, poi, Barocci e’ considerato – tra gli altri – “artista-promotore”, riguardo la corrente del Manierismo nazionale ( http://www.ovovideo.com/manierismo ). Vari portali (utili) d’arte, turismo, tradizioni, vino, curiosita’, manifestazioni e non soltanto, sono, di seguito, visionabili a disposizione dei navigatori interessati – https://www.uffizi.it/palazzo-pitti , http://www.firenzemusei.it , https://cultura.comune.fi.it , http://www.museifirenze.it , http://www.mugellotoscana.it , http://www.polomusealetoscana.beniculturali.it , http://www.eventiintoscana.it , http://www.museoartesacracamaiore.it , https://www.gallerieditalia.com , http://www.centropecci.it , http://www.fondarte.peccioli.net , https://gamc.it (a Viareggio, ove c’e’ L. Viani, 1882 – 1936 / https://www.fondazioneprimoconti.org ) , http://www.movimentoturismovino.it , https://www.chianticlassico.com , https://eroica.cc/it/gaiole , http://www.volterratur.it , https://volterra1398.it , https://www.germany.travel/it (rs./nt., dt.fz.; pn.as. – QN; art.-ev./Fi, pn.od.; As., sh.ek./arte-Fi.; fi.f. et al.)
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