(RESTAURO STRUTTURALE IN COLCITRONE) – INAUGURATA L’ANTICA DOMUS DI SAN LORENZO , PER IL RECUPERO DELLA CHIESA NEL TERRITORIO DI PORTA CRUCIFERA – L’iniziativa di recupero nell’area Rossoverde (motto : “ Excelsior crup , maior gloria “ ) durata per mesi e cominciata sul finire del 2022; si è potuta concludere per il sostegno collaborativo e fondamentale del Rotary Club locale, presieduto da A. Papini , https://www.rotaryarezzo.org . Intervento, che ha permesso definitivamente la riapertura al culto dell’antica struttura cruciferina, ubicata nei pressi di Palazzo Alberti (“… Fontanella alta “). Lavori certosini di recupero, finanziati dalla Soprintendenza di Siena-Arezzo e Grosseto e che hanno interessato i vari ripristini archeologici dell’immobile – nonché’ – riportandolo alla propria disponibilità sacrale. A nome della diocesi locale hanno ringraziato per i lavori proficui – svolti – sia il Vescovo Mons. A. Migliavacca che don A. Bardelli stesso; quest’ultimo – tra l’altro – è (risaputo) simpatizzante Rossoverde di Porta Crucifera. Mentre altri Sponsor quali – ad esempio – Fabbri Serv., il Centro Chirurgico Toscano ed Estra hanno ancor più contribuito, collaborando ulteriormente alla finalità funzionale della struttura. Tra i molti reperti di spicco, rinvenuti nel lontano passato presso la Domus di San Lorenzo, ricordiamo la statua della “Minerva Aretina “in bronzo; pervenuta alla luce nel XVI secolo ed acquistata (?) dal Duca Cosimo I de’ Medici, intorno al 1542; poi da lui stesso collocata a Firenze nello “studiolo “a Palazzo Vecchio. Dopo varie tappe secolari fiorentine, dall’Ottocento – il celebre – bronzo proveniente da Arezzo, databile al III secolo a.C. si conserva presso la sede al Museo Archeologico di Firenze ( https://www.beniculturali.it/luogo/maf-museo-archeologico-nazionale-di-firenze ) assieme all’altro – altrettanto – celebre bronzo aretino : “ la Chimera “ (antico mostro mitologico). Quest’ultima è considerata – tra gli altri – fra gli emblemi principali della Comunità locale – nonché’ – della Compagine giostresca Giallo-cremisi di Porta del Foro (motto: “Tria capita, una mens “). Il “bronzo Chimerotto“, fu rinvenuto proprio in San Lorentino nel 1553 (il caso volle poi … non così lontano, dall’ abitazione dello stesso G. Vasari). Bronzo anch’esso portato a Firenze dallo stesso Cosimo I de’ Medici (1519-1574). Ritrovamento casuale e che avvenne , pressappoco prima della famosa “ Battaglia di Scannagallo “ avvenuta nei pressi di Marciano in Valdichiana , appunto (al Pozzo) … lo scontro , “ Franco/Mediceo “ , sul “ fosso di Scannagallo “ : il 2 agosto 1554 (Fanti caduti , sul campo : c.ca 4.400) http://www.fattoriasantavittoria.com/it/la-storia/ ; “ nascita della Toscana ” … immortalata più tardi – dal poliedrico G. Vasari – intorno al 1569 in Palazzo Vecchio , nel “ Salone dei Cinquecento “ … https://www.firenze-online.com . Curiosità statistica: anche se non ha dedica, né – tantomeno – l’ufficialità istituzionale, si desidera (solo) ricordare a livello di ricorrenza, che la Lancia d’ Oro giostresca assegnata il 5 settembre 1954, fu conseguita dall’ allora Coppia di giostratori composta da Bruno Gori ed Arturo Vannozzi; per i colori del Quartiere di Porta Crucifera. Rossoverde che annoverarono per la loro storia – quel giorno – il 12° Trofeo del proprio Albo d’ Oro : 29a edizione giostresca contemporanea (rs./nt-art. /AR. ; bz.cml., gn.eg., pni.abt., str.cd., rss.plg., bdl.d.avr. et al.)
Foto La Nazione
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