A teatro tra Arte contemporanea e Calcio anni ’60 e ‘70 – L’evento cortonese ad ingresso libero, che presentava un cospicuo numero di opere d’arte contemporanea, realizzate dai due autori, era stato inaugurato il 3 agosto scorso e chiudeva i battenti venerdi’ 16 agosto ( https://www.cortonaweb.net ). Bencini (classe 1942) che e’ di origini castiglionesi, ha iniziato la sua attivita’ artistica dall’eta’ di 20 anni, anche influenzato dal padre, che e’ stato apprezzato pittore di tradizione post macchiaiola. Dagli anni ’80 in poi, il percorso di Ennio Bencini, si manifesta tramite un’estetica del tutto simbolica, quanto geometrica. Bene, male, vita, morte, materia terrena e spirito medesimo, sono immortalati puntualmente a livello simbolico, appunto, nei suoi dipinti – quali – elementi cardine sintetizzati – ad evocare – la storia vera dell’uomo stesso. Composizioni realizzate in autonomia di sintesi, ove il pensiero artistico del simbolismo personale, spazia ad opera, riguardo il destino dell’uomo e per un’estetica, che si trasforma nel “paesaggio dell’anima”. Ammirando le opere artistiche dell’autore castiglionese ( http://www.prolococastiglionfiorentino.it ) trasferitosi da tempo, in Brianza ( https://www.in-lombardia.it ) si direbbe che Ennio Bencini – viva con distacco – tutto cio’ che si tocca, ma che sia invece molto piu’ vicino, sia all’impalpabile che al divino. Numerosi lavori artistici realizzati dal Maestro castiglionese negli anni ’90, infatti, si rifanno in modo totale al tema della Genesi. Il messaggio mediato dai simboli e’, in poche parole, “l’opera Benciniana” che prende cosi’ vita, intrisa di geometria, per gli ori o ancora, il bianco, o lo scarlatto – nonche’ – in cornici oscure, ad ocra e azzurre (o in grigio) che rende il medesimo, ad esser parte del contesto intero. Per Ennio Bencini, il tema dominante e’ senza dubbio la fede che traina, senza sosta, il tempo contemporaneo alla ricerca della verita’. Bencini in passato e’ anche stato tra l’altro, allievo del grande Rossano Naldi. Una curiosa coincidenza poi (che esula dal campo artistico e che sfocia in quello sportivo) e’ che Ennio Bencini sia – tra gli altri – cugino diretto del mitico Sergio Clerici. Il popolare “Gringo” del calcio italiano. Sergio Clerici (oriundo) classe 1941, e’ nato a San Paolo del Brasile, venne in Italia nel 1960, ingaggiato dal Lecco di B. Lindskog. Numerose le Squadre di prestigio in serie A, per le quali ha militato in carriera. Fra gli anni ’60 e i ’70, oltre che nel Lecco – “el Gringo” – di professione centravanti, ha disputato infatti campionati e gol veri (a frotte) indossando rispettivamente le Casacche del Bologna, Atalanta, Verona (punta pura, assieme a L. Muiesan ed E. Mascetti) e nella Fiorentina (prima punta, assieme a L. Chiarugi, Gc. De Sisti, F. Mazzola, D. Caso, N. Saltutti, C. Desolati e B. Sormani) o nel Napoli (con “Totonno” Juliano e F. Cane’) e non ultima la Lazio, per citare alcune squadre. In maglia viola tra il 1971 e il 1973, impiegato dallo svedese N. Liedholm – il centravanti paulista – in due campionati, mise a segno ben 20 gol (10 + 10). Comunque, a Firenze, fu un bottino viola di tutto rispetto, a parte un rigore fallito, contro i bosniaci del Celik di Zenica (1945) nella finale perduta della Mitropa Cup del 1972, per un globale di 79 gare e 32 gol, suddivisi appunto nelle due stagioni (gigliate). Fortuna dei nostri – pero’ – che il Trofeo, sfuggito per la iella nel 1972 (contro gli slavi) era gia’ stato conseguito in precedenza, sei anni prima – nella finale del 1966 – vinta questa volta, contro gli slovacchi dello Jednota Trencin (1939) al cospetto del grande A. Franchi (1922 – 1983) – https://www.figc.it , http://www.calciostoricofiorentino.it , https://www.violanews.com , http://www.fiorentina.it , https://www.calciomercato.com , https://www.lega-pro.com , https://www.contradadellatorre.it , https://www.ilpalio.org . Ma pure di Vieri, Brugnera – nonche’ – di capitan Hamrin. Altro monumento svedese naturalizzato fiorentino. Tra gli atleti della storia viola, Kurt Hamrin, e’ pari-simile ad Antognoni e Batistuta – o alquanto molto “vicino” – a personaggi del calibro di Franchi e Ridolfi ( https://www.imuseidifirenze.it ). La Mitropa Cup del 1966, fu conquistata dopo l’1 a 0 ottenuto nel tripudio del Campo di Marte. Arbitro di quella finale secca, disputatasi in casa nel mese di giugno, fu un certo sig. Zecevic (proveniente dalla Jugoslavia di allora). In ogni caso, nei due anni trascorsi a Firenze, restano pure memorabili le doppiette che Clerici mise a segno, contro il Bologna, la Ternana, la Sampdoria e il Catanzaro. Altre realizzazioni varie di spicco del “Gringo”, inoltre, furono sfoggiate ad esempio contro il Milan (2 reti) siglate entrambe a Firenze, ma in occasioni diverse, poi contro la Roma, il Verona, il Napoli e altri noti Club nazionali – non meno importanti – del nostro calcio ( http://www.legaseriea.it ). La Fiorentina grazie a Liedholm (allenatore svedese, scelto per la ricostruzione subito dopo il breve periodo di Oronzo Pugliese) ai presidenti N. Baglini (prima) e U. Ugolini (poi) a Clerici medesimo, a N. Scala, ad E. Pandolfini e ancora assieme allo stesso Antognoni (che debutto’ a Verona in serie A, nel 1972, con la vittoria per 1 a 2 al “Bentegodi”, grazie ad un gol di Clerici) fu ricostruita lentamente dal suo “grigiore”, proprio dal 1971 – ’72. Dopo lo scampato pericolo del 1970 – ’71, appunto. Squadra viola affidata allora (nel 1971) ad O. Pugliese nel finale di campionato, dopo l’esonero di Pesaola e salvezza acciuffata per i capelli, a spese del Foggia di Maestrelli, Re Cecconi e Bigon. Anche grazie al Varese, che “stoppo’ proprio “ il Foggia (i “Satanelli” dello Zaccheria) nel momento decisivo ( https://www.foggialandia.it , http://www.pugliaturismo.com ). Pino Brizi originario di Macerata ( http://www.turismo.provinciamc.it ), Sandrino Vitali, Giorgio Mariani, Dino D’Alessi, Beppe Longoni, “Badile” Galdiolo, Ugo Ferrante, “Picchio” De Sisti, Claudio Merlo (il “Secco”) e “Cavallo Pazzo” Chiarugi furono tutti artefici, primari, di quella salvezza (davvero) rocambolesca, ottenuta all’ultimo respiro e avvenuta a due anni di distanza dal 2° Titolo tricolore, ottenuto dal Club gigliato (nel 1969). Il campionato 1970 – ’71, comunque, e’ da molti sportivi fiorentini, considerato come tra i peggiori della storia gigliata. Occorreva – “ricomporsi subito” – come dichiararono allora gli stessi Artemio Franchi e “Picchio” De Sisti, alla fine di quel torneo. “El Gringo“ Clerici, se ne ando’ via da Firenze con destinazione Napoli (assieme ad Andrea Orlandini) solo nel 1973, poco prima dell’arrivo di un generoso Bruno Beatrice (1948 – 1987) ) “ i’ Bea “. Ma, i frutti della ricomposizione del Club tanto auspicata da Franchi e De Sisti, fra il 1971 e il ’72, pervennero soltanto nel 1975, grazie al conseguimento di altri 2 Trofei di spicco. Come dire, per non depauperare un palmares che, in 93 anni di storia – dal 29 agosto 1926 – resta comunque piu’ che buono. Tornando alle opere esposte a Cortona, realizzate da Cesare Dragoni, invece ( http://www.cenacoloartistiaretini.it/cesare-dragoni ) si puo’ asserire che l’artista autodidatta aretino – votato al riciclo / materiale – sia stato (sicuramente) ispirato dal tragitto del grande Maestro tifernate A. Burri (1915 – 1995 – https://www.fondazioneburri.org , https://www.cittadicastelloturismo.it , https://www.umbriatourism.it ). Grovigli scultorei, formelle in rilievo, involucri di plastica fusi e dipinti, caratterizzano il percorso dell’autore aretino, che interpreta proposte originali in tecnica mista, per tappe intermedie, capaci di evocare vari mondi interiori, quanto momenti (ed eventi) sia di vita, che di storia, tramite intrecci di materiale vario e colori. L’arte composita di Dragoni, e’ alternanza continua, fra sensazioni turbolente o intime visioni, che offrono allo spettatore la percezione tanto del moto stesso, quanto del tempo. Per contatti diretti con i due artisti, gli interessati possono comporre i seguenti num : Tel. 039-623.879, riguardo E. Bencini – http://www.enniobencini.it mentre il num. Tel. 348-882.43.05 e’ quello che concerne C. Dragoni. Altri portali visibili, utili agli interessati sono – http://www.cortonantiquaria.it , http://www.cortonamore.it , https://cortonamaec.org/it (altri, di interesse ulteriore) – https://www.valdichianaoggi.it/eventi , https://www.saimicadove.it , https://www.sagretoscane.com , http://www.terretrusche.com , http://www.apritiborgo.it , http://www.bruscello.it , http://www.braviodellebotti.com , https://www.turismointoscana.it , https://www.www.trivago.it (rs./nt.-art.; sb.vti., fn.l., mg.ly., D.fc.bn., bt.ibl., dt.pc.sf.; l.s., p.s. – Fi./sp.; and.an., art./ev.-AR.; fi.f., AR./FI.)
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