. Gemellaggio in San Giusto, tra la Compagine biancoverde e il Rione Rosso di Faenza, nel ricordo del giostratore vincitore ad Arezzo di ben 11 Giostre dal 1968 al 1990 e, a Faenza, nella Giostra agli anelli, di altrettanti successi (ben 10) ottenuti dal 1961 in poi, con 5 quadrupedi diversi – Le iniziative promosse dalla Compagine verdecrociata aretina e dal Rione Rosso di Faenza ( https://rionerossofaenza.it – https://www.prolocofaenza.it – http://www.cittadarte.emilia-romagna.it – http://www.turismo.ra.it ) si sono tenute ad Arezzo e in Porta Sant’Andrea, fra giovedi’ 22 novembre e domenica 2 dicembre s.si, presso la sede storica di Piazza San Giusto, organizzate per le fattive collaborazioni del Comitato Giovanile santandreino, Istituzione Giostra del Saracino ed Arezzo in Tour ( http://www.arezzointour.it – Tel. 0575-377.418). Franco Ricci (detto il “bello”) nativo di Faenza, scomparso prematuramente nel 1998 a soli 56 anni, e’ stato celebrato degnamente dalle proprie Compagini, in occasione di una concomitanza di date (e “ricorrenze ad incastro”) che hanno fatto capo sia al 50*anniversario del suo debutto giostresco, avvenuto ad Arezzo il 1* settembre 1968 riportando dopo cinque anni, il 6* successo biancoverde in coppia con Tripoli Torrini (mitico “Tripolino”) che al 20* anniversario della sua scomparsa. Il 22 novembre alle h. 21,30, presso la Sala d’Arme “Enzo Piccoletti”, e’ stata presentata una bella mostra fotografica dedicata al Giostratore faentino, grazie ad immagini – datate – di repertorio, mentre, domenica 2 dicembre, dalle h. 11,00 e’ stato organizzato un corteo storico per le vie del centro cittadino e in Piazza Grande, sino al sagrato della cattedrale. Sfilata aperta da una rappresentanza della Comparsa biancoverde e chiusa a seguire, dal Gruppo Musici e dagli Sbandieratori del Rione Rosso di Faenza, stessi. Spettacolari quante di grande estro, sono state le esibizioni tenute dagli alfieri e dai tamburini biancorossi sia in Piazza Sant’Agostino, che sul sagrato della cattedrale di San Donato (ubicata sul colle di San Pietro). Fra i successi giostreschi aretini piu’ importanti, ottenuti dall’Alfiere faentino si ricordano, su tutti, i due Cappotti riportati rispettivamente nel 1980 (con 8 punti) per Porta Crucifera (in coppia con Gabriele Tabanelli) – nonche’ – quello ancor piu’ storico del 1987 (il “Cappotto Piumato”) conseguito per Porta Sant’Andrea, mai avvenuto e dopo 55 anni (in coppia con Massimo Montefiori) annoverato il 6 settembre di tale anno, grazie alla rottura della lancia, con il raddoppio del punteggio. Una vittoria dedicata ai Maestri di Campo nella storia della rievocazione e ottenuta fortunosamente (e non solo) nelle seconde carriere, ormai insperata per la Compagine, dopo i 2 miseri punti colpiti nel corso della prima tornata (“dalle stalle, alle stelle”). Senza alcun dubbio, in San Giusto, i due successi ottenuti da Ricci e Montefiori nel 1987, sono passati alla storia e ricordati, in modo indelebile. Ma anche altri ottenuti pure da Ricci – ad esempio – assieme al “fraterno” Vincenzo Verita’ (ben 3 lance d’oro, conseguite nel 1975, 1976 e 1978) o quelli, annoverati in coppia con lo stesso Martino Gianni. Gli ultimi vinti in carriera ad Arezzo, 1989 e 1990. Due Trofei, arrivati rispettivamente a distanza di un anno l’uno dall’altro, intitolati sia alla “drammaturgia”, che ad “Arezzo in epoca romana” (e al tempo stesso, alla memoria del Presidente Sandro Pertini). Un particolare altrettanto curioso per i numeri, poi, e’ che – Martino Gianni – (anche) grazie ai due successi ottenuti in coppia proprio con il grande Ricci ed ancora, un altro annoverato con Enrico Vedovini, l’ultimo in carriera, dedicato alla memoria di Bartolomeo della Gatta (trofeo pervenuto nella Giostra notturna, 2003) e’ collocato – di fatto – in San Giusto al primo posto (con 13 affermazioni) nella speciale classifica interna dell’Albo d’Oro biancoverde dopo gli altri importanti, pure riportati in coppia sia con Vincenzo Verita’ (2) entrambi pervenuti nel 1984 che con il compagno Maurizio Sepiacci (ben 8) annoverati fra il 1991 e il 1999. Ma sono stati altrettanto numerosi, altri successi riportati nel palmares dallo stesso Ricci, tra Faenza, Foligno, Narni e in altre varie Giostre equestri nazionali. Ad Arezzo, i capitani per i quali Ricci, ha riportato i suoi (11) successi sono nell’ordine : Enzo Piccoletti (1968, 1970 e 1975) Mario Ciofini (1976) Carlo Fardelli (1978) e Sergio Nasi (1987, 1989 e 1990) per Porta Sant’Andrea. Mentre Guido (“Ciuffino”) Raffaelli, fu il capitano rossoverde riguardo i successi ottenuti in Porta Crucifera (1980). Desideriamo concludere ricordando che – il cavaliere faentino – assieme a Martino Gianni e a Maurizio Sepiacci, e’ di fatto un componente del trio di “giostratori artefici”, riguardo il primato novecentesco (biancoverde) dei successi, ottenuti consecutivamente in seno alle sole Giostre di settembre : ben 6 di fila. Dal 1989 al 1994 (e comunque, 7 trofei in sei anni). Uno dei pochi primati – indiretti – maturato a fine secolo ‘900 ottenuto in collaborazione, dal celebre giostratore romagnolo, assieme ai due compagni aretini (G./nt., ev.-P.S.A./AR.)
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